Intervista a Leonardo Angelucci: “Il mio viaggio in Sardegna tra musica, cibo e un nuovo video”




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Summary: <img width="150" height="150" src="http://www.unicaradio.it/wp/wp-content/uploads/2019/04/Leonardo-AngelucciOK-1-150x150.jpg" class="attachment-thumbnail size-thumbnail wp-post-image" alt=""> <h2>Il musicista e cantautore romano Leonardo Angelucci racconta il suo weekend sardo: un concerto, tanto buon cibo e il nuovo videoclip del brano “Sa Terra” insieme a Bujumannu dei Train To Roots</h2> <p>Non è sardo, ma spesso decide di farsi adottare dall’isola e trarre l’ispirazione da mettere sulle corde della propria chitarra. <a href="http://www.unicaradio.it/wp/2018/11/intervista-leonardo-angelucci/">Leonardo Angelucci</a> ha preso sorvolato il mare ed è arrivato fino a Iglesias, nel Sulcis, per suonare il suo ultimo album intitolato <em>Questo frastuono immenso</em>. Cantautore romano, chitarrista, frontman dei Lateral Blast e collaboratore di Daniele Coccia Paifelman (Il Muro del Canto), <a href="https://www.facebook.com/leonardoangeluccicantautore/">Angelucci</a><strong> </strong>è profondamento legato alla Sardegna: proprio per questo ha voluto includere nel suo primo disco <em>Sa Terra</em>, un brano in lingua sarda contaminato da sonorità latin-rock, che ha sancito l’inizio della collaborazione con Simone Bujumannu Pireddu, voce storica dei Train to Roots.</p> <p>L’album <em>Questo frastuono immenso</em> parla della capacità di amare ed essere felici, della linea di confine tra amore e amicizia, del desiderio di possedere il bene e di tenere a debita distanza il male, del bisogno di distrarsi e della fatica a lasciarsi andare. A legare ulteriormente le dieci tracce dell’album, una spiccata attenzione alle sonorità, che vanno dal pop-rock alle sonorità sixties, dal folk al reggae, passando per il punk e ritmi calypso. <em>Questo frastuono immenso</em> è stato prodotto artisticamente da Manuele Fusaroli, artigiano del suono, musicista e noto produttore (The Zen Circus, Tre Allegri Ragazzi Morti, Nada, Luca Carboni, Motta, Nobraino, Le luci della centrale elettrica), insieme allo staff di Massaga Produzioni. Nel disco, oltre a Simone Bujumannu Pireddu, Daniele Coccia Paifelman de Il Muro del Canto.</p> <p><strong>ASCOLTA L’INTERVISTA A LEONARDO ANGELUCCI</strong></p>