Museo In Transito, quando l’arte e il senso civico si incontrano




Unica Radio Podcast show

Summary: <h2>Abbiamo intervistato Monica Mariani e Simone Mereu per scoprire di più sulla quarta edizione del progetto Museo In Transito, dedicato alla promozione del linguaggio artistico nelle scuole superiori</h2> <p>Come far incontrare il tessuto sociale e culturale con quello urbano? A quanto pare è possibile e il progetto <strong>Museo In Transito</strong> ha la ricetta da ormai quattro anni: filo conduttore, l’arte associata alla creatività. La rassegna, giunta alla sua quarta edizione con il tema <strong>Quadri in azione</strong>, ha coinvolto gli studenti dell’Istituto Pertini, del liceo Dettori e dell’artistico Foiso Fois nell’ambito dell’alternanza scuola-lavoro. Ne abbiamo parlato con due promotori della manifestazione: <strong>Monica Mariani</strong>, vice presidente dell’associazione Arcoes e <strong>Simone Mereu</strong>, docente del liceo Dettori e referente per l’associazione Anisa.</p> <p>Gli alunni sono stati chiamati a reinventare una selezione di opere tratte dalla <strong>Collezione Bartoli Felter</strong>, con un occhio di riguardo al Contemporaneo. In aggiunta, hanno avuto l’opportunità di creare una campagna pubblicitaria <strong>CTM</strong> da destinare alle pensiline. “Questo li ha portati a riflettere sulla quotidianità, dal momento che sono loro stessi fruitori dei trasporti pubblici – ha affermato <strong>Monica Mariani</strong> – rendendoli maggiormente consapevoli rispetto a quelli che sono i comportamenti da attuare all’interno dei bus”. Il progetto ha rappresentato di conseguenza un’importante occasione per gli adolescenti per migliorare e mettere in pratica il proprio senso civico.</p> <p>Ma con quale spirito gli studenti hanno risposto all’iniziativa? A raccontarlo è il prof. <strong>Mereu</strong>: “I ragazzi hanno solitamente un approccio problematico verso tutto ciò che è nuovo. Inizialmente sono spaventati davanti a quella che è una metodologia completamente diversa rispetto alla didattica tradizionale. Quando però vedono il progetto prendere forma, allora iniziano a diventare veramente entusiasti”.</p> <p> Non poteva mancare infine un pensiero al mondo dell’alternanza-scuola lavoro, un’esperienza formativa che, come emerso durante l’intervista, continua a dividere. È fondamentale l’approccio che viene dato al progetto, che deve necessariamente diventare un’occasione di crescita per gli studenti e non un semplice assolvimento burocratico. D’altronde, come evidenziato dalla dottoressa<strong> Mariani</strong>, “se i ragazzi vengono messi nelle condizioni di lavorare e se ricevono gli stimoli giusti, sono capaci veramente di stupire”.</p> <p>ASCOLTA L’INTERVISTA</p>