Intervista a Franco D’Andrea – “Al Jazz Expo di Cagliari in omaggio ad Alberto Rodriguez”




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Summary: <p style="font-size: 23px; text-align: left;"> Sarà il grande pianista jazz <strong>Franco D’Andrea</strong> a inaugurare, <strong>mercoledì 10 e giovedì 11 ottobre, al Jazzino di Cagliari</strong>, il fitto cartellone di appuntamenti del <strong>36° Festival Internazionale Jazz in Sardegna – European Jazz Expo</strong>, in scena fino al <strong>4 dicembre 2018</strong> in diversi palcoscenici cittadini (Jazzino, B Flat, Jazz Art, Exma, Fiera, Teatro Massimo, Scuola Civica di Musica).  </p> <p>Quello di D’Andrea, considerato dalla stampa internazionale “uno dei musicisti più raffinati ed eclettici della scena europea, un tecnico della tastiera”, è un vero e proprio <strong>“Ritratto d’Artista”</strong> che si sviluppa attraverso due importanti progetti, riadattati  ad hoc per il Jazzino: il <strong>10 ottobre,</strong> alle 21,30, <strong>“D’Andrea Piano Trio”</strong> con <strong>Aldo Mella</strong> al contrabbasso e <strong>Zeno De Rossi</strong> alla batteria, e l’ <strong>11 ottobre</strong>, sempre alle 21,30, <strong>“D’Andrea Electric Trio”</strong> col pianista di Merano alla testa di un’originale formazione composta dal <strong>DJ Rocca</strong>, figura iconica del clubbing made in Italy e il sassofonista <strong>Andrea Ayassot.</strong></p> <p><strong>Franco D’Andrea</strong> è un artista legato indissolubilmente a Jazz in Sardegna: dopo la sua prima apparizione in trio, il 27 novembre del 1980 al Teatro Massimo di Cagliari, è stato protagonista applauditissimo negli anni successivi di numerosi concerti e diverse produzioni originali, in virtù della profonda ammirazione che nutriva per lui un grande giornalista e critico jazz come <strong>Alberto Rodriguez</strong>, all’epoca direttore artistico di Jazz in Sardegna.</p> <p>Tra queste produzioni, vale la pena di ricordare quella che lo vide in scena il 20 luglio 1983 all’Anfiteatro Romano di Cagliari (in occasione della prima edizione del festival Jazz in Sardegna) alla testa di un doppio quartetto: il <strong>Franco D’Andrea Quartetto</strong> e quello di <strong>Africa Djolè</strong>, ensemble di percussioni africane capeggiato da <strong>Fodè Youla</strong>. Fu uno dei primi straordinari incontri tra <strong>jazz e musica etnica</strong>, un filone che avrebbe caratterizzato la ricerca musicale in Italia nei decenni successivi e che diede origine a numerose esperienze di contaminazione tra <strong>il jazz e le sonorità sarde</strong>.<br><br><strong>ASCOLTA L’INTERVISTA A FRANCO D’ANDREA</strong></p>