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Summary: Radio degli studenti universitari di Cagliari. Mission del media è raccontare il movimento culturale e la città nei suoi molteplici aspetti

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 Unica News del 17 aprile 2019 ore 17.00 | File Type: audio/mpeg | Duration: 4:18

Appuntamento con l’informazione di Unica News del 17 aprile 2019. Spazio giornaliero del 17 aprile 2019 dedicato alle ultime notizie del territorio, cronaca, cultura ed eventi culturali. Con Unica News rimani informato su quello accade intorno a te. Unica Radio racconta la città che cambia. Quattro appuntamenti quotidiani dal lunedì al venerdì alle ore 10,  12, 17 e 19 in onda su Unica Radio. In questo appuntamento con l’informazione: Cronaca nazionale: Mafia. Grazie a un ricalcolo della pena è libero il boss mafioso Domenico Farinella. “Mi dispiace”, le parole rivolte dal testimone chiave Francesco Tedesco a Ilaria Cucchi, in seguito all’ultimo processo. Cronaca locale: il farmaco anti-parkinson praticamente assente nell’isola. Assoluzione totale per Renato Soru e i vertici di Tiscali, per fatti risalenti al 2005. Presentato il progetto Generazione E, sulla ricerca aerospaziale. Capofila del progetto il Distretto Aerospaziale della Sardegna. Cultura nazionale: Amazon sfida Spotify con un servizio di streaming musicale gratuito. Per ricostruire la cattedrale di Notre-Dame potrebbe venire in aiuto il mondo videoludico. Cultura locale: dal 24 al 27 aprile si terrà il Bosa Beer Fest, la più importante manifestazione della birra in Sardegna. Sport: stasera la Dinamo Sassari tenterà il colpaccio per accedere alla prima finale continentale del Club sassarese. Edizione condotta e realizzata da Federico Montaldo.  Quattro appuntamenti quotidiani dal lunedì al venerdì alle ore 10,  12, 17 e 19 in onda su Unica Radio. 

 Intervista a Leonardo Angelucci: “Il mio viaggio in Sardegna tra musica, cibo e un nuovo video” | File Type: audio/mpeg | Duration: 14:06

Il musicista e cantautore romano Leonardo Angelucci racconta il suo weekend sardo: un concerto, tanto buon cibo e il nuovo videoclip del brano “Sa Terra” insieme a Bujumannu dei Train To Roots Non è sardo, ma spesso decide di farsi adottare dall’isola e trarre l’ispirazione da mettere sulle corde della propria chitarra. Leonardo Angelucci ha preso sorvolato il mare ed è arrivato fino a Iglesias, nel Sulcis, per suonare il suo ultimo album intitolato Questo frastuono immenso. Cantautore romano, chitarrista, frontman dei Lateral Blast e collaboratore di Daniele Coccia Paifelman (Il Muro del Canto), Angelucci è profondamento legato alla Sardegna: proprio per questo ha voluto includere nel suo primo disco Sa Terra, un brano in lingua sarda contaminato da sonorità latin-rock, che ha sancito l’inizio della collaborazione con Simone Bujumannu Pireddu, voce storica dei Train to Roots. L’album Questo frastuono immenso parla della capacità di amare ed essere felici, della linea di confine tra amore e amicizia, del desiderio di possedere il bene e di tenere a debita distanza il male, del bisogno di distrarsi e della fatica a lasciarsi andare. A legare ulteriormente le dieci tracce dell’album, una spiccata attenzione alle sonorità, che vanno dal pop-rock alle sonorità sixties, dal folk al reggae, passando per il punk e ritmi calypso. Questo frastuono immenso è stato prodotto artisticamente da Manuele Fusaroli, artigiano del suono, musicista e noto produttore (The Zen Circus, Tre Allegri Ragazzi Morti, Nada, Luca Carboni, Motta, Nobraino, Le luci della centrale elettrica), insieme allo staff di Massaga Produzioni. Nel disco, oltre a Simone Bujumannu Pireddu, Daniele Coccia Paifelman de Il Muro del Canto. ASCOLTA L’INTERVISTA A LEONARDO ANGELUCCI

 Unica News del 15 aprile 2019 ore 19.00 | File Type: audio/mpeg | Duration: 0:00

Appuntamento con l’informazione di Unica News del 15 aprile 2019. Spazio giornaliero del 15 aprile 2019 dedicato alle ultime notizie del territorio, cronaca, cultura ed eventi culturali. Con Unica News rimani informato su quello accade intorno a te. Unica Radio racconta la città che cambia. Quattro appuntamenti quotidiani dal lunedì al venerdì alle ore 10,  12, 17 e 19 in onda su Unica Radio. In questo appuntamento con l’informazione: Clan Casamonica: chi sono le persone arrestate nell’operazione Gramigna bis Scacco ai Casamonica? “Delinquenti di professione e malati di potere” affermano anche i pentiti. Intimidazioni anche dentro al Tribunale“; Palermo, due bande fratturavano gravemente gambe e braccia per truffare le assicurazioni, 42 arresti da guardia di finanza e polizia; S.Elia, raccolti 304 sacchi di rifiuti. Iniziativa di Ichnusa con Legambiente e Cagliari Calcio; Alexa, l’assistente virtuale di Amazon arriva sulle auto. Il nome del nuovo apparecchio sarà Echo Auto e dalla presentazione stanno piovendo milioni di prenotazioni; Lavoro, i più «stakanovisti» in Europa? Record in Italia e Grecia; Patto Barilla Grendi per hub a Cagliari “Ridotta la distanza tra punto di sbarco e stoccaggio merci”; Edizione condotta e realizzata da Eleonora Piu.  Quattro appuntamenti quotidiani dal lunedì al venerdì alle ore 10,  12, 17 e 19 in onda su Unica Radio. 

 Intervista a Françoise Kankinki: “il genocidio uccide due volte. La seconda con il silenzio” | File Type: audio/mpeg | Duration: 12:55

Françoise Kankinki  ̶  presidente dell’associazione “Bene Rwanda Onlus”  ̶  ospite della Fondazione Siotto per testimoniare sul genocidio in Rwanda Ultima serata, quella di ieri 13 aprile a Palazzo Siotto a Cagliari, per parlare di genocidi. “Musica e Storia” è la rassegna organizzata dalla Fondazione di ricerca Giuseppe Siotto con focus sulle stragi più violente del Novecento. Tra gli ospiti Françoise Kankinki che ha aperto l’evento con una narrazione a sfondo personale sul genocidio in Rwanda; a seguire la performance audiovisiva ad opera di Fabrizio Casti e Sandro Mungianu e la proiezione del film di Terry George “Hotel Rwanda”. Unica Radio ha intervistato Françoise poco prima che salisse sul palco della sala conferenze di via dei Genovesi, a cui ha raccontato la sua vita di attivista in quanto donna impegnata nella divulgazione della storia del massacro Rwandese. Nata già profuga in Burundi, dove il padre si era rifugiato per scampare al primo genocidio del 1959, la vita di Françoise è presto segnata dalle sofferenze. Nascere in un paese straniero – senza diritti e privati di quel senso di appartenenza e di radici che contribuiscono a creare l’identità di una persona – porta Françoise, ultimati gli studi superiori, a trasferirsi ben presto in Italia dove, all’Università Cattolica di Milano, si laurea in Economia e Commercio. Nel 1994 segue, da lontano, i tragici eventi che immobilizzano il suo paese d’origine, in cui fiumi di sangue vengono versati tra la guerra civile e il genocidio dei Tutsi. Nel 2005, decisa a interrompere il silenzio omertoso che aleggia su una storia così profondamente ingiusta ed evitabile, fonda la onlus “Bene Rwanda” e insieme a Erin Wibabara, diventato suo marito e reduce del Fronte Patriottico Rwandese, si impegna a diffondere la verità e a sensibilizzare l’opinione pubblica sul genocidio che ha lasciato indifferente il mondo, come titola lo stesso libro “Rwanda, la cattiva memoria” infinito edizioni, che la Kankindi ha scritto, insieme a Daniele Scaglione, per denunciarne le nefandezze e costruirne una memoria. ASCOLTA L’INTERVISTA!

 Intervista a Giulio Biddau – Civic’Art II edizione | File Type: audio/mpeg | Duration: 9:53

Il pianista Giulio Biddau ai microfoni di Unica Radio parla del concerto di apertura di Civic’Art, del quale sarà protagonista domenica 14 aprile alle 18 a San Sperate. Primo appuntamento per la rassegna Civic’Art, manifestazione organizzata e promossa dalla Scuola Civica di San Sperate, che per due mesi ospiterà nel Paese Museo numerosi eventi musicali e attività collaterali per sostenere la neonata associazione Clean Coast Sardinia: domani (domenica 14 aprile) alle 18 sul palcoscenico del teatro della scuola sarà di scena il pianista sardo Giulio Biddau, talento figlio del Conservatorio di Musica di Cagliari, perfezionatosi a Parigi (École Normale), Roma (Accademia Nazionale di Santa Cecilia) e Berlino (Hochschule für Musik “Hanns Eisler”). Il concerto vedrà l’esecuzione di un recital pianistico con composizioni di Scarlatti, Ravel, Brahms e Chopin. Domenica 28 aprile sul palcoscenico del teatro saliranno Stefano Farris, Raimonda Mercurio e Francesco Medda per dare vita allo spettacolo teatrale per bambini di tutte le età Rendez-vous REMIX, con la regia di Stefano Farris, le scenografie di Stefano Cannas e i costumi e gli accessori a cura di Antas Teatro. L’opera, dai colori allegri e scanzonati, racconta l’incontro tra due clown che appaiono talvolta goffi e impacciati, romantici e poetici, ma sempre comici e divertenti.  Gli spettacoli (a ingresso gratuito con donazione libera) si terranno semprela domenica alle 18 per tutta la primavera, mentre d’estate inizieranno un’ora più tardi (alle 19)nel Teatro della Scuola Civica di Musica di San Sperate invia Sassari, 12 (San Sperate).Per info su seminari e masterclass scrivere a scuolacivicadisansperate@gmail.com. ASCOLTA L’INTERVISTA A GIULIO BIDDAU

 Intervista a Enrica Lotta – Rosso&Blues Festival II Edizione | File Type: audio/mpeg | Duration: 0:00

Ai microfoni di Unica Radio la direttrice organizzativa del ROSSO&BLUES Festival Enrica Lotta ci racconta la seconda edizione della rassegna cagliaritana dedicata alla musica del diavolo, in città dall’11 al 14 aprile. Dalla passione per il Blues e dallo sforzo organizzativo delle associazioni sarde Sweet Music e Good Vibrations giunge alla seconda edizione il ROSSO&BLUES Festival. Dai colori della città di Cagliari (il rosso ed il blu), ha preso forma e vita questo originale festival ispirato al rosso passione e al blu che rappresenta l’anima blues. Obiettivo principale della rassegna: valorizzare il genere di matrice afroamericana in città e riportare i più giovani ad ascoltare la musica dal vivo, quella viva e originale. L’idea nasce dal progetto originale volto al coinvolgimento degli appassionati cagliaritani, che sono tanti, e anche dei non appassionati ma semplicemente curiosi di affacciarsi su questo mondo. Una grande sfida (con tutte le difficoltà del caso), per le associazioni organizzatrici, unite con l’obiettivo di creare qualcosa che sia davvero “alla portata di tutti” e che riporti la gente e i ragazzi ad apprezzare la buona musica dal vivo, per non lasciare il blues relegato all’ascolto e all’apprezzamento dei conoscitori più appassionati. Abbiamo parlato del ROSSO&BLUES Festival con Enrica Lotta, direttrice organizzatrice della rassegna in scena a Cagliari fino al prossimo 14 aprile. ASCOLTA L’INTERVISTA

 Il Sardo Viaggiatore: intorno al mondo con i quattro mori | File Type: audio/mpeg | Duration: 7:15

L’ideatore de Il Sardo Viaggiatore racconta i dettagli e le caratteristiche del progetto Machu Pichu, Londra, New York, Mosca, New Delhi. Sono solo alcune delle città che si possono trovare all’interno de Il Sardo Viaggiatore, progetto nato nel 2011 da un’ispirazione di Matteo, un ragazzo nato e cresciuto in Sardegna. Ciò che differenzia la sua idea da qualsiasi sito o pagina di promozione turistica ha a che fare con un elemento particolarmente caratteristico della nostra Isola. Il Sardo Viaggiatore è un vero e proprio “contenitore” di foto, raggruppate con un unico comune denominatore: la bandiera della Sardegna. “Ho notato come fosse diventata abitudine per i viaggiatori fotografarsi con la bandiera – spiega Matteo ai nostri microfoni – e così mi è venuta l’idea di raccogliere le foto tutte insieme in un unico cassetto, in modo tale che tutti potessero vederle contemporaneamente.” L’obiettivo non è solo quello di far conoscere i posti più interessanti del mondo, dell’Italia e della Sardegna, ma anche quello di “enfatizzare il fatto che un sardo, quando viaggia, può stare fisicamente lontano dall’Isola, ma con la mente sempre nella sua terra.” Ed è così che i quattro mori si trasformano in simbolo e testimonianza della propria origine. Il Sardo Viaggiatore è presente nei social con oltre 20mila seguaci tra Facebook e Instagram, e migliaia di foto. ASCOLTA L’INTERVISTA

 Intervista a Ado Hasanovic: “Io, sopravvissuto al genocidio di Srebrenica” | File Type: audio/mpeg | Duration: 13:23

Il regista Ado Hasanovic, tra gli ospiti del penultimo appuntamento di Musica e Storia, racconta l’esperienza della guerra in Bosnia «Ci ho lavorato due anni, dura solo sei minuti ed è stato difficile perché prima di allora non avevo mai studiato cinema». Queste le parole del regista bosniaco classe 1986, Ado Hasanovic, in merito a “L’angelo di Srebrenica”, cortometraggio prodotto nove anni fa nel suo Paese. Il film sarà proiettato sabato 30 marzo a Palazzo Siotto in occasione del prossimo appuntamento di Musica e Storia, incentrato questa volta sulla guerra in Bosnia degli anni Novanta. Il cortometraggio, dedicato al genocidio di Srebrenica, non contiene dialoghi e descrive il drammatico cambiamento vissuto dalla sua città natale: «L’angelo non è altro che una metafora, rappresenta una persona che visita Srebrenica dopo tutto ciò che è successo durante la guerra», spiega Ado Hasanovic. La tragica esperienza da cui il regista è sopravvissuto ha influenzato non soltanto la sua vita giovanile, ma anche il suo lavoro: su 15 cortometraggi realizzati finora, sono infatti 4 quelli relativi alla guerra in Bosnia tra il 1992 e il 1995. Un lavoro tuttavia caratterizzato da una prospettiva diversa rispetto a quella a cui siamo generalmente abituati: «Per me è importante raccontare queste cose dal punto di vista di un bambino che è sopravvissuto. Altri registi decidono di mostrare la morte, invece nel mio corto non c’è sangue, non ci sono fucili, non ci sono fosse comuni. Il mio è un cinema intimo». Con la rassegna Musica e Storia, il regista bosniaco per la prima volta dopo diversi anni in Italia, ha la possibilità di parlare del suo Paese e di ciò che è accaduto negli anni Novanta: «A me fa molto piacere condividere la mia storia. In tanti quando sono arrivato mi chiedevano perché fossi felice, come mai avessi sempre il sorriso. E io rispondevo: “Perché sto bene e sono vivo”. Questa è la forza della vita, la felicità si nasconde nelle piccole cose». ASCOLTA L’INTERVISTA

 Intervista a Silvia Frau: “Vi presento il progetto I-TurS” | File Type: audio/mpeg | Duration: 7:24

Silvia Frau, referente Promoform, presenta il programma del workshop gratuito “Lavorare nel turismo: innovazione digitale e sviluppo” La Promoform, Ente di Formazione Professionale accreditato dalla RAS, organizza un workshop gratuito sul progetto “I-TurS ICT e Turismo in Sardegna”. La Dott.ssa Silvia Frau racconta ai nostri microfoni il programma della giornata, che si svolgerà lunedì 25 Marzo alle 15.30 presso la sede di via Venturi 14 a Cagliari. In occasione dell’evento saranno presentati tre percorsi formativi che verranno attivati a breve: Tecnico per lo sviluppo turistico locale: destinato a 20 giovani disoccupati fino ai 35 anni, residenti o domiciliati in Sardegna in possesso del titolo di istruzione superiore; ICT comunicazione e accoglienza nel Turismo: destinato a 15 giovani disoccupati fino ai 35 anni, residenti o domiciliati in Sardegna in possesso del titolo di licenza media; Digital Marketing e Comunicazione nel Turismo: destinato a 15 giovani disoccupati fino ai 35 anni, con particolare riferimento ai NEET, residenti o domiciliati in Sardegna in possesso del titolo di istruzione superiore. Per partecipare all’incontro è necessario registrarsi al seguente link: http://bit.ly/ITURS2019 Durante il workshop verranno fornite delucidazioni sulle materie trattate, sulla suddivisione delle ore didattiche, sugli scopi e gli obiettivi dei corsi: “Saranno date informazioni utili su quelle che sono le competenze necessarie per lavorare in modo autonomo nel settore turistico” – spiega la Dott.ssa Frau – “Il workshop rappresenta un momento di scambio per fare domande e approfondire determinate tematiche”. ASCOLTA L’INTERVISTA

 Intervista al dott. Mario Burlò – Presidente del consorzio oj solution di Torino | File Type: audio/mpeg | Duration: 3:52

Abbiamo intervistato il dott. Burlò, leader del Consorzio OJ Solution di Torino, esempio virtuoso di impresa italiana, a Cagliari per discutere di crisi d’impresa Si terrà oggi 15 marzo, dalle h. 15:00 alle 19:00, nell’Aula “A” della Facoltà di Economia dell’Università di Cagliari, in viale Fra Ignazio, la tavola rotonda che vede tra i relatori, insieme al Prof. Aldo Pavan, direttore del Dipartimento di Scienze Economiche Aziendali e al Prof. Alessandro Spano dell’Università di Cagliari -che parlerà dell’importante ruolo delle tecnologie a beneficio della corretta gestione aziendale e dell’ormai necessaria innovazione- proprio il Dott. Mario Burlò, Presidente del Consorzio OJ Solution di Torino, che invece affronterà l’importanza dell’elemento correttivo dell’Outsourcing dei servizi no core anche in fase di crisi d’impresa indicando case histories dirette ed esperienze sul campo. Raggiunto dai microfoni di Unica Radio, il dott. Burlò ha sinteticamente illustrato quelli che saranno i punti all’ordine del giorno di questo confronto accademico che vede riuniti docenti universitari ed esperti nel ramo d’impresa per commentare le recenti riforme che hanno portato alla luce il Decreto Legislativo del 12 gennaio 2019, n. 14, recante il nuovo “Codice della crisi d’impresa e dell’insolvenza” pubblicato in Gazzetta Ufficiale il 14 febbraio 2019 ed attuativo della Legge delega del 18 ottobre 2017, n. 155. ASCOLTA L’INTERVISTA!

 Intervista a Mirella Serri: “La Shoah? Un paesino italiano salvò più di settanta giovani ebrei” | File Type: audio/mpeg | Duration: 14:01

La saggista e professoressa Mirella Serri, ospite a Palazzo Siotto per l’appuntamento di Musica e Storia dedicato alla Shoah, presenta la storia di Bambini in fuga, libro ispirato ai fatti accaduti a Nonantola durante il genocidio nazista È tra il 1941 e il 1942 che il piano di pulizia etnica di Hitler inizia ad essere messo in pratica con le deportazioni nei campi di sterminio. Un vero e proprio genocidio, la cui soluzione finale porta alla morte di milioni di persone. Tra ebrei, rom, slavi, disabili e minoranze indesiderate, sono pochissimi i fortunati riusciti a scampare alla follia nazista. Tra questi, settantatré giovanissimi ebrei, dai 6 ai 17 anni, tutti orfani, fuggono dalla Germania arrivando fino a Nonantola, piccolo comune in provincia di Modena. È allora che gli abitanti del paese prendono una coraggiosa decisione: proteggere i piccoli profughi. Da qui nasce l’ispirazione di Mirella Serri, che nel 2017 pubblica il saggio intitolato Bambini in fuga per divulgare l’eroica mobilitazione. Una storia di coraggio, generosità, accoglienza e integrazione, costituita da gesti “che ci aprono il cuore”. E come racconta Mirella Serri, si tratta di “un argomento non soltanto storico ma di grandissima attualità, perché ci fa riflettere su cosa siano razzismo e discriminazione” e ci fa capire come un intero paese sia riuscito a mobilitarsi in piena guerra, salvando più di 70 vite innocenti. Si tratta tuttavia di avvenimenti che nel corso del tempo sono stati trascurati e ancora oggi vengono messi in secondo piano, forse perché considerati di poco rilievo. “A volte l’informazione non riesce a penetrare le coscienze – spiega Mirella Serri – e la Shoah viene presa dai giovani come una nozione alla pari di tante altre. Ma i ragazzi sono più sensibili alle testimonianze e ai racconti, perciò far capire che ci siano stati anche fatti positivi da ricordare, può portarli a mobilitarsi.” E in giorni come i nostri, in cui sembrano rifiorire con forza fenomeni di razzismo e antisemitismo in tutta Europa, diventa più che mai necessaria una decisa presa di posizione da parte delle giovani generazioni. La storia di Nonantola, per questo motivo, rappresenta un importante insegnamento. Mirella Serri è docente di letteratura e giornalismo presso l’Università La Sapienza di Roma e ha dedicato numerosi saggi ai maggiori scrittori contemporanei. Sabato 16 febbraio sarà protagonista a Palazzo Siotto del terzo appuntamento di Musica e Storia, rassegna dedicata ai genocidi dell’Ottocento e del Novecento. Si parlerà di Bambini in fuga. I giovanissimi ebrei braccati da nazisti e fondamentalisti islamici e gli eroi italiani che li salvarono. Al termine della conferenza, seguiranno il concerto della coreale I Poliphonica e la proiezione del film Monsieur Batignole. ASCOLTA L’INTERVISTA

 Intervista a Giulia Muroni tra rassegna e avventure editoriali | File Type: audio/mpeg | Duration: 7:56

Addetta stampa di Sardegna Teatro, è stata raggiunta dai microfoni di Unica Radio per raccontare gli obiettivi della prossima stagione teatrale Sardegna Teatro -riconosciuto dal MIBACT come Teatro di Rilevante Interesse Culturale– ha ereditato il lavoro di oltre 40 anni del Teatro di Sardegna, compagnia tra le principali protagoniste della storia del teatro sardo. Attualmente gestisce due importanti centri culturali: il Teatro Massimo di Cagliari e il Teatro Eliseo di Nuoro. Sardegna Teatro ha incentrato la sua attività di produzione sulla “drammaturgia originale” sostenendo esperienze legate agli autori del territorio e promuovendo l’approccio alla cultura europea e contemporanea attraverso lo straordinario filtro linguistico e culturale dell’Isola. A ciò si lega una particolare attenzione alla drammaturgia contemporanea e ai temi che affondano nel presente. Recentemente ha presentato, nel foyer del Teatro Massimo di Cagliari, il suo programma per i primi mesi del 2019 e l’avventura editoriale del giornale del teatro, dal titolo tanto criptico quanto evocativo anāgata -quel che non abbiamo ancora raggiunto-. Si tratta di un progetto che non ha soltanto l’obiettivo di raccogliere e promuovere le loro produzioni ma anche ospitare e incentivare gli incontri di formazione e lo scambio di opinioni, rilanciando il tutto attraverso questo nuovo formato dai contenuti culturali. Tra i principali obiettivi del 2019 c’è senz’altro quello di avvicinare lo spazio scenico agli spettatori, attraverso tanti programmi finalizzati proprio alla formazione, tra laboratori per attori e spettatori; nuovi formati di sperimentazione e giornate di incontro per unire riflessioni e sguardi. La parola d’ordine sembra proprio essere quella del “coinvolgimento” a più livelli, come presupposto imprescindibile per avviare una riflessione sul ruolo del Teatro di Rilevante Interesse Culturale all’interno della collettività, in cui appare necessario farsi creatori, produttori e promotori di contenuti culturali di spessore. ASCOLTA L’INTERVISTA!

 Intervista a Greta Zamperoni: “UnibookApp semplifica la vita degli studenti” | File Type: audio/mpeg | Duration: 8:39

Abbiamo intervistato Greta Zamperoni per scoprire di più su Unibook, l’app nata per migliorare la vita studentesca Acquistare e vendere libri, cercare e promuovere lezioni private, trovare e affittare alloggi, cercare lavoro. Sono queste le possibilità offerte da Unibook, l’app pensata per semplificare la vita a tutti gli studenti universitari d’Italia. Greta Zamperoni, tra i fondatori del progetto, racconta ai nostri microfoni da dove è nata l’idea: “Abbiamo notato come fosse un problema comune per gli studenti tenere a casa libri inutilizzati e come si cercasse sempre di risparmiare.” Dunque un’app nata da giovani e studiata per i giovani. L’obiettivo prefissato è quello di riuscire a soddisfare una importante e diffusa esigenza che ogni singolo studente deve affrontare durante il proprio percorso di studi. Col passare del tempo, il team formato inizialmente da Greta Zamperoni e Andrea Gerard si allarga prima a un terzo socio e in seguito ad altri giovani per curare anche l’aspetto relativo alla comunicazione e al marketing: “Cerchiamo sempre di ascoltare i bisogni degli studenti e integrare nel più breve tempo possibile la nostra applicazione.” Un lavoro duro, che ha già però portato a risultati significativi: l’app è infatti arrivata tra le finaliste di StartCup Bergamo 2017, si è classificata nelle prime posizioni della categoria libri e ha superato i 25mila download. Unibook è completamente gratuita ed è scaricabile sia su Google Play che su Apple Store. Clicca qui per il download! ASCOLTA L’INTERVISTA

 Intervista a Mauro Solinas: “Smeraldina è l’acqua più buona del mondo” | File Type: audio/mpeg | Duration: 5:14

L’imprenditore Mauro Solinas esprime ai nostri microfoni tutta la sua soddisfazione per il premio conquistato negli USA dall’acqua Smeraldina La Smeraldina è l’acqua in bottiglia migliore del pianeta. È quanto emerge dal ventinovesimo “Berkeley Springs International Water Tasting”, il premio che si tiene ogni anno nella storica città termale del West Virginia, negli Stati Uniti. Un nuovo prestigioso riconoscimento per l’acqua minerale naturale prodotta a Tempio Pausania dalla famiglia Solinas, che evidenzia tutte le sue qualità. Mauro Solinas, tra i manager dell’azienda, esprime ai nostri microfoni la sua grande soddisfazione: “Si tratta di un importante traguardo non solo per il marchio, ma anche per la Sardegna e per Tempio Pausania.” E pensare che la Smeraldina nasce nel 1985 dal sogno di un “padre di famiglia” che decise di portare avanti il progetto esclusivamente per garantire una sistemazione ai proprio figli. Vedere come l’azienda si sia sviluppata, fino ad arrivare al prestigioso traguardo, non potrebbe che renderlo orgoglioso dei sacrifici fatti: “Io e i miei fratelli dedichiamo questo premio soprattutto ai nostri genitori“, specifica infatti Solinas. Smeraldina, la cui sorgente è situata in Gallura a 300 metri di profondità, si conferma dunque un’eccellenza tutta sarda. Come spiegato anche nel sito web, la qualità del prodotto si deve soprattutto al territorio puro e incontaminato in cui nasce. ASCOLTA L’INTERVISTA

 Intervista a Francesco Accardo: “Musica e Storia per ricordare i genocidi del passato” | File Type: audio/mpeg | Duration: 10:15

Francesco Accardo, direttore artistico della rassegna Musica e Storia, è intervenuto ai nostri microfoni per presentare i prossimi appuntamenti del festival A Palazzo Siotto proseguono gli appuntamenti della rassegna Musica e Storia, giunta quest’anno alla settima edizione. In programma sino al 13 aprile incontri con studiosi, concerti, proiezioni cinematografiche e mostre per raccontare i genocidi dell’Ottocento e del Novecento. Il direttore artistico Francesco Accardo racconta ai nostri microfoni che la scelta del tema nasce dopo un viaggio in Bosnia, in cui ha avuto l’opportunità di vedere i luoghi della guerra e di interrogarsi sull’odio che ha investito gli uomini nel corso del tempo. È così che nasce l’idea di raccontare in cinque appuntamenti cinque macroavvenimenti diversi tra loro ma con un punto in comune, quello dei genocidi. “Un filoconduttore estremamente triste – afferma Francesco Accardo – ma che viene raccontato in chiave analitica da alcuni storici attraverso musica e cinema“. Non poteva mancare un pensiero sul fatto di cronaca recentemente accaduto, che ha visto il furto dello striscione pubblicitario affisso presso il Bastione di Cagliari: “Ci siamo rimasti abbastanza male, dati i costi e le imposte. Tuttavia credo non vi fosse alcuna volontà di censura da parte di estremisti o negazionisti. Penso sia stato rubato da qualcuno che voglia riutilizzarlo per altri fini, considerando il retro bianco dello striscione.” I prossimi appuntamenti in programma affronteranno le tematiche riguardanti l’olocausto degli Armeni, la Shoah, i genocidi della Bosnia e quelli del Ruanda. ASCOLTA L’INTERVISTA

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