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Summary: Radio degli studenti universitari di Cagliari. Mission del media è raccontare il movimento culturale e la città nei suoi molteplici aspetti

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 CLab UniCa, presentati la finale ed i finalisti | File Type: audio/mpeg | Duration: 3:25

Volge al termine la sesta edizione del CLab, al Teatro Massimo la finale. La sesta edizione del CLab, il progetto che vede diverse start up competere a suon di buone idee, è ormai sul punto di finire. Il 17 Maggio, alle 17, al Teatro Massimo di Cagliari, si svolgerà la finale tra le sei start up rimanenti. I finalisti sono stati presentati lunedì 13 maggio nella Sala Consiglio del Rettorato di Cagliari, durante una conferenza stampa a cui hanno partecipato il rettore Maria del Zompo ed il pro rettore per l’innovazione Maria Chiara di Guardo. Il CLab (Contamination Lab) di UniCa è un percorso con lo scopo d’indirizzare i giovani alla cultura dell’imprenditorialità, portandoli a fondare delle vere e proprie start up. Il progetto, sollecitato dal Miur, è unico in Italia riconosciuto internazionalmente, ed è arrivato ad essere premiato dal Mise (Ministero Sviluppo Economico). Arrivato alla sesta edizione, il CLab ed i suoi partecipanti hanno avuto modo di migliorarsi più volte. Mentre in principio le idee proposte riguardavano il mondo delle app, oggi le start up portano progetti più ambiziosi ed innovativi. La finale, presentata da Roberta Floris, vedrà i team ammessi esporre le proprie idee imprenditoriali in un tempo limite di sette minuti. Il loro obbiettivo sarà quello di convincere la giuria a finanziare, con un premio in denaro di circa 50 mila euro, il loro progetto. Le sei start up ammesse sono: Bacfarm, ReGenFix, Bio-NK, Relaxis, Threas e Wildeey. Di seguito una breve intervista al rettore ed al pro rettore sull’influenza avuta dal CLab sul territorio e sulla parte giocata da UniCa nel progetto.

 Intervista ai Panta: “Il rock è un atto di libertà e responsabilità” | File Type: audio/mpeg | Duration: 16:05

La rock band presenta il nuovo album “Incubisogni” in cui le chitarre elettriche risorgono nel nome del rock Incubisogni, il disco d’esordio dei Panta pubblicato il 19 aprile 2019, è un’elegante esplorazione in chiave rock di incubi, sogni e bisogni. In dieci tracce la band mette mano alle chitarre per immergersi in acque profonde. Emerge l’amore per la musica di matrice anglo-americana e un’accurata ricerca letteraria. L’album, registrato e mixato da Valerio Cascone presso il The Lab Studio di Roma, è stato completato a Londra con Steve Lyon (Depeche Mode, Paul McCartney, The Cure) e vede la partecipazione di Andrea Ruggiero, Alessandra Perna e Valerio Bulla. I Panta sono una giovane band romana, che fonde Indie Rock, New Wave e immaginario letterario con testi d’autore, dando vita a una miscela unica nel panorama italiano. Dalla nascita nel 2016 a oggi, si sono esibiti in quasi 200 concerti, lavorando (tra collaborazioni e aperture) con artisti come Paolo e Carlo Verdone, Turin Brakes, Motta e Andrea Ruggiero, Pierpaolo Capovilla, Mogol, Gazzelle, Frah Quintale, Giorgio Canali. Nel 2017 la band è stata chiamata da David Lynch a presenziare a Lucca, per la David Lynch Foundation, in nome della propria creatività giovanile e della meditazione. A Giugno 2018 è stata Artist of the Week su MTV New:Generation. ASCOLTA L’INTERVISTA AI PANTA

 Questa non è un’intervista: conversazione con Rossomalpelo | File Type: audio/mpeg | Duration: 20:07

Il narratore Rossomalpelo presenta il nuovo singolo “Una fermata in centro” Con Rossomalpelo non si possono fare interviste, ma solo piacevoli conversazioni sulla ricerca costante della bellezza dell’umanità. Sergio Gaggiotti, in arte Rossomalpelo, è autore, compositore e scrittore. La sua ricerca è quasi totalmente indirizzata verso la narrativa, ma non mancano intrusioni e collaborazioni che spaziano dal teatro al cinema, dalle colonne sonore alla progettazione di dischi-racconti che sappiano di vita vera. Nelle sue opere vivono uomini qualunque, esseri semplici, vite anomale in un mondo troppo grande per esistenze minime. Nel 2005, in completa autonomia collabora con la struttura carceraria di Rebibbia e con l’associazione di ex detenuti Papillon, per la realizzazione del primo disco dei Presi per caso, il gruppo musicale nato e attivo all’interno della casa circondariale. Rossomalpelo incontra nel 2008 Goran Bregovic prima dell’esibizione del 23 luglio a Roma, al Teatro di Ostia antica, e insieme terminano i lavori del disco 23 con il pelo e con il vizio. L’album trova immediato riscontro live e radiofonico e ne conseguono due collaborazioni importanti: la prima con l’italiana Lifegate Radio e la seconda con l’etichetta discografica newyorkese Putumayo. Grazie a quest’ultimo sodalizio, il brano Il mare mi salva arriva in 35 paesi del mondo (100.000 copie e altrettanti download). La canzone conquista il quarto posto nella play list del Vaticano e Rossomalpelo è l’unico nome italiano della classifica. Il 19 aprile Rossomalpelo ha pubblicato il singolo Una fermata in centro per Goodfellas, un brano intenso ed elegante dedicato “all’amore che salva”, frutto dell’esperienza dell’artista come narratore e di nuove scelte musicali, dal sapore indie pop. ASCOLTA L’INTERVISTA A ROSSOMALPELO

 Intervista a Francesca Mulas: “Alla scoperta di Maria Callas” | File Type: audio/mpeg | Duration: 5:48

Unica Radio intervista la musicologa Francesca Mulas per presentare il prossimo appuntamento della rassegna Civic’Art dedicato a Maria Callas. Domenica 12 maggio sul palcoscenico di Civic’Art, rassegna organizzata dalla Scuola Civica di Musica di San Sperate, salirà la musicologa Francesca Mulas. Lo farà per introdurre e commentare il film documentario di Tom Wolf “Maria by Callas”.   Il progetto è volto a far conoscere al pubblico la figura della grande artista statunitense, ripercorrendone l’infanzia, l’esperienza newyorkese, l’approdo in Italia e il successo mondiale. Tutto ciò senza perdere di vista le tappe della sua eccezionale carriera e le incisioni che l’hanno consegnata alla storia.   Civic’Art  devolve il suo ricavato alla neonata associazione Clean Coast Sardinia, realtà attivamente impegnata in azioni e campagne a tutela dell’ambiente.   Domenica 12 maggio (ore 18) sul palcoscenico della scuola la musicologa Francesca Mulas introdurrà e commenterà il film documentario di Tom Wolf “Maria by Callas”, dedicato a Maria Callas, cantante fra le più acclamate del ventesimo secolo, dalla voce d’angelo intensa ed espressiva, ma anche donna dalla vita tormentata e dalle mille sfaccettature. Il progetto è volto a far conoscere al pubblico la figura della grande artista statunitense, ripercorrendone l’infanzia, l’esperienza newyorkese, l’approdo in Italia e il successo mondiale, senza tralasciare il matrimonio con Meneghini e gli amori infelici con Pasolini e Onassis: tutto ciò senza perdere di vista le tappe della sua eccezionale carriera e le incisioni che l’hanno consegnata alla storia. Un’ora prima (alle 17) sullo stesso palcoscenico si terrà la conferenza dal titolo“Callas, visse d’arte, visse d’amore” (a cura della stessa Mulas).   Gli spettacoli (a ingresso gratuito con donazione libera) si terranno sempre la domenica alle 18 per tutta la primavera, mentre d’estate inizieranno un’ora più tardi (alle 19) nel Teatro della Scuola Civica di Musica di San Sperate.   La Scuola civica di musica di San Sperate nasce nel 2004 e concorre alla diffusione dell’istruzione musicale quale elemento essenziale per la crescita culturale, sociale e intellettuale di tutta la comunità di San Sperate e dei comuni limitrofi. La Scuola, finanziata dalla Regione Autonoma della Sardegna e dai Comuni di San Sperate, Monastir, Nuraminis e Uta, vanta oggi circa 450 studenti divisi nei numerosi corsi individuali e collettivi, e una offerta didattica che conta ben 23 discipline musicali, dalla musica classica al pop, al rock al jazz sino alla musica popolare della Sardegna.  

 Alessandra Piras su Unica Radio per il CFF | File Type: audio/mpeg | Duration: 11:24

Raccontare il Sessantotto: intervista ad Alessandra Piras per l’anteprima del CFF Alessandra Piras illustra ai microfoni di Unica Radio l’anteprima del Cagliari Film Festival di cui è anche ideatrice. Come è possibile leggere il Sessantotto attraverso il cinema? Questo è il fulcro degli appuntamenti del Cagliari Film Festival previsti per il 16 e il 17 Maggio. Il festival avrà come fil rouge le emozioni della generazione del Sessantotto. Verranno analizzate le spinte che portarono all’esplosione della stagione delle emigrazioni verso le grandi città del Nord. Cosi come la modernizzazione squilibrata e senza regole, l’esplodere della protesta studentesca. Gli appuntamenti: giovedì 16 maggio Il primo appuntamento avrà luogo a Cagliari, alla Fondazione di Sardegna in Via Salvatore da Haorta 2, il 16 Maggio alle 18:30. Il protagonista sarà il fotoreporter freelance milanese Uliano Lucas e la presentazione del suo libro Sognatori e ribelli – Fotografie e pensieri oltre il Sessantotto. Un racconto fotografico composto da ottanta immagini, affiancate ai ricordi su come Lucas ha vissuto e visto quegli anni. Dal racconto emerge il ritratto di una società complessa, in veloce trasformazione e una riflessione sull’onda lunga che il movimento ha generato. Alle 21:30, dello stesso 16 Maggio, è fissato il secondo appuntamento, al Cinema Greenwich in Via Sassari 67. Avrà luogo la proiezione del documentario Sessantotto, l’utopia della realtà di Ferdinando Vicentini Orgnani. Attraverso decine di testimonianze, l’autore, cerca di fare il punto sui movimenti che hanno dato vita alla contestazione del Sessantotto non solo in Europa ma anche negli Stati Uniti. Venerdì 17 maggio Il giorno seguente, il 17 Maggio alle 18:30, per il terzo appuntamento, la Fondazione di Sardegna ospita il critico cinematografico Gianni Olla che presenta A morte i padri – Cinema e film negli anni della contestazione 1964-1976. Si tratta di un saggio dove l’autore individua nel cinema e nel complesso mondo della produzione audiovisiva, uno specchio sociologico e antropologico. Gianni Olla costruisce una interessante filmografia capace di racchiudere alcuni passaggi cruciali dell’epoca. La rassegna chiude al Greenwich alle 21:30 con la proiezione del film di Michelangelo Antonioni Zabriskie Point. Pellicola dai temi cruciali: la contestazione giovanile, l’occupazione delle università americane, la protesta contro la guerra del Vietnam e l’intervento repressivo della polizia. Il viaggio verso l’amore libero come forma di ribellione e il contributo della colonna sonora dei Pink Floyd veicolano i molti accenti tragici degli anni del Sessantotto. Gli appuntamenti sono organizzati dall’Associazione culturale Tina Modotti in collaborazione con Storie in trasformazione e Onde corte , il Cinema Greenwich, l’ospitalità della Fondazione di Sardegna e con il patrocinio Unipol Abacus Intermedia. http://www.cagliarifilmfestival.it/

 Davide Melis, A bolu e il canto a tenore della Sardegna | File Type: audio/mpeg | Duration: 4:43

Intervista a Davide Melis, A bolu: il docufilm prodotto dalla Karel sul canto a tenore A bolu è un docufilm corale realizzato grazie a un contributo sul bando IdentityLAB dell’Assessorato regionale alla Cultura della Regione Sardegna. Il docufilm sul canto a tenore è stato appena ultimato. Ideato e diretto da Davide Melis, scritto con Sebastiano Pilosu e prodotto da Luca Melis (Karel). Il progetto prende voce attraverso i suoi protagonisti, veri e propri artisti nel canto a tenore di tutta la Sardegna, di tutte le età. I cantori hanno ereditato e praticano la tradizione del canto a tenore ogni giorno, anche lontano dai grandi palchi e dalle esibizioni di spettacolo. Tra i tenores coinvolti nel film troviamo Su Hussertu di Mamoiada, SuCuntratu di Seneghe, Santa Maria di Ottana, Sa Niera di Pattada, Nunnale di Orune, Santu Pretu di Loculi, Santa Caterina di Dorgali, il tenore Supramonte di Orgosolo e Santa Rosulia di Benetutti.Compaiono anche il Cuntratu Santa Maria di Seneghe, Sant’Elena di Dorgali e Sos Isteddos di Pattada. Grazie alle voci dei cantori rivivono patrimoni della cultura sarda come i testi di Peppino Marotto, Luca Cubeddu, Paulicu Mossa, Peppino Mereu, Raimondo Piras e tanti altri. Grazie ai testimoni del canto, oggi questa tradizione è tra le espressioni artistiche della Sardegna appartenente ai capolavori immateriali dell’Unesco. Il progetto è realizzato in collaborazione con l’Associazione Tenores Sardegna, con la società di servizi informatici Arionline e con il supporto della Fondazione Sardegna Film Commission. Ai primi di giugno il film esordirà sul grande schermo: sarà in concorso a Monselice, in Veneto, per la dodicesima edizione dell’EtnoFilm Fest. Dopodiché, “A bolu”, sarà presentato al pubblico in anteprima nei paesi in cui il film è stato girato, a iniziare da Orgosolo. www.abolu.eu

 Intervista a Gianfranco Sanna – Associazione Italiana Giovani per l’Unesco | File Type: audio/mpeg | Duration: 13:59

Il rappresentante regionale dell’Associazione Italiana Giovani per l’Unesco, Gianfranco Sanna, presenta ai nostri microfoni il ciclo d’incontri Unesco Academy Abbiamo intervistato Gianfranco Sanna, rappresentante della Sardegna dell’Associazione Italiana Giovani per l’Unesco, per sapere di più sul “Laboratorio per studenti universitari sullo sviluppo di reti territoriali”. Si tratta di un ciclo di incontri realizzati con il contributo della Fondazione di Sardegna e rivolti a tutti gli universitari dell’Isola. L’iniziativa vuole facilitare il dialogo tra gli enti che operano sul territorio e i futuri cittadini, con lo scopo di formulare proposte di sviluppo innovative e favorire il riconoscimento e la valorizzazione del patrimonio culturale da parte delle nuove generazioni. L’obiettivo principale del ciclo di incontri nelle Università della Sardegna è perciò discutere insieme a studenti ed esperti le sfide e i valori fondanti dell’Unesco: pace e cooperazione attraverso cultura, scienza e istruzione. Ciascun appuntamento ha per oggetto un simbolo delle aree d’azione dell’Unesco. Tutte le giornate sono strutturate secondo un determinato schema: presentazione e discussione del tema, workshop e networking informale. Durante il primo incontro, che si è svolto a Olbia giovedì 2 maggio, si è affrontata la tematica relativa al Marine World Heritage. Il secondo appuntamento è in programma giovedì 9 maggio presso la Facoltà di Scienze economiche, politiche e giuridiche di Cagliari. Tema dell’incontro, i quattro pilastri della sostenibilità. Interverranno: Prof. Stefano Usai, presidente della Facoltà di Scienze Economiche Politiche e Giuridiche dell’Università di Cagliari; Prof. Patrizio Monfardini, professore del corso di Management e monitoraggio del Turismo Sostenibile dell’Università di Cagliari; Prof. Corrado Zoppi, presidente della Facoltà di Ingegneria e Architettura dell’Università di Cagliari;   Prof.ssa Maddalena Achenza, DICAAR Unica, UNITWIN UNESCOI Chair, “Warthen architecture, building cultures and sustainable development; Prof.ssa Barbara Cadeddu, DICAAR Unica, che concluderà discutendo sull’ambito della sostenibilità sociale. I successivi incontri riguarderanno la tutela dell’ambiente e del patrimonio culturale (a Posada), educazione e accessibilità (a Cagliari), Unesco e la Sardegna (a Barumini) e diritti umani (a Sassari). ASCOLTA L’INTERVISTA

 Intervista a Irma Toudjian – Le “Lettres Sonores” alla Civic’Art | File Type: audio/mpeg | Duration: 13:23

Irma Toudjian ai microfoni di Unica Radio per presentare il progetto Lettres Sonores – Una corrispondenza tra musica e immagini, in scena al teatro della Scuola Civica di San Sperate domenica 5 maggio. Primo appuntamento di maggio per la rassegna Civic’Art  (quest’anno alla sua seconda edizione), organizzata e promossa dalla Scuola Civica di San Sperate, che proprio nel Paese Museo (poco distante da Cagliari) andrà in scena fino al prossimo 21 giugno.  Domenica 5 maggio alle 18 le fotografie di DanielaZedda vestiranno le note del pianoforte di Irma Toudjian per dare vita al progetto “Lettres Sonores – Una corrispondenza tra musica e immagini”. Lettere scritte su pentagramma, risposte impresse su pellicola fotografica: è questa la caratteristica del progetto, nuovo capitolo nel percorso artistico della pianista armena, che in questa occasione incontra l’arte della fotografa cagliaritana. Nove lettere in musica, sulla traccia dell’omonimo lavoro di Valery Afanassiev, e altrettante risposte in immagini tracciano la rotta di un viaggio nei meandri della memoria, tra frammenti di ricordi, istantanee nitide, ritratti, forme, colori e geometrie. A precedere l’evento (alle 17) la presentazione del disco “in_certezza” ultimo disco della pianista e compositrice armena Irma Toudjian, pubblicato nel 2018 a quasi sette anni di distanza dal precedente (L’attente, 2011). Il lavoro raccoglie alcune tra le composizioni più rappresentative degli ultimi anni dell’artista, ognuna di loro legata a progetti, tematiche ed urgenze espressive mirate. La registrazione, il missaggio e il mastering sono stati curati dall’ingegnere del suono Marti Jane Robertson per l’etichetta cagliaritana MGJR Records. Modererà l’incontro il giornalista Simone Cavagnino. Domenica 12 maggio (ore 18) la musicologa Francesca Mulas introdurrà e commenterà il film documentario di Tom Wolf “Maria by Callas”, dedicato a Maria Callas, cantante fra le più acclamate del XX secolo, dalla voce d’angelo intensa ed espressiva, ma anche donna dalla vita tormentata e dalle mille sfaccettature.  Gli spettacoli (a ingresso gratuito con donazione libera) si terranno semprela domenica alle 18 per tutta la primavera, mentre d’estate inizieranno un’ora più tardi (alle 19)nel Teatro della Scuola Civica di Musica di San Sperate in via Sassari, 12 

 L’emporio di Nemeton – Intervista a Marco Secci | File Type: audio/mpeg | Duration: 10:25

Venerdì 3 maggio nel teatro Sant’Eulalia di Cagliari, andrà in scena in prima assoluta “L’Emporio di Nemeton”, spettacolo teatrale di Marco Secci, noi l’abbiamo intervistato per voi. Abbiamo intervistato Marco Secci, ideatore dello spettacolo teatrale “L’emporio di Nemeton”, che andrà in scena venerdì 3 maggio al teatro di Sant’Eulalia. Uno spettacolo a tutto tondo, musicale, con una forte componente esoterica, che prende spunto anche (e sopratutto) dalle carte dei Tarocchi. Il copione e le musiche sono state interamente create da Marco Secci, in collaborazione con Michele Demontis, con cui lavora da anni. Regia di Mattia Cogoni e produzione de “La Casa di Prometeo”. L’opera “L’Emporio di Nemeton”, un atto unico della durata di cinquanta minuti, racconta le vicende del “Bagatto”, un mago artigiano in crisi d’ispirazione, in bilico tra la ricerca della scintilla creativa e del successo. Ne scaturirà un conflitto interiore che porterà il Bagatto a compiere un percorso interiore di autoconoscenza  dagli esiti imprevedibili. L’opera segue a distanza di due anni “La voce degli Arcani”, il lavoro teatrale nel quale Marco Secci affrontava il tema del rapporto esistente tra la simbologia degli Arcani e il processo di acquisizione della consapevolezza di se. Ne “L’Emporio di Nemeton” tale rapporto viene analizzato dal punto di vista dell’artista e del suo desiderio di riconoscimento pubblico. Gli interpreti sul palco, oltre all’autore Marco Secci, saranno Claudia Gigante, Gorgia Gottardi, Alessio Carta, Luana Loi, Michele Demontis. ASCOLTA L’INTERVISTA!

 Rendez-vous REMIX: intervista a Mercurio, Farris e Medda per Civic’Art ’19 | File Type: audio/mpeg | Duration: 14:18

Al teatro della Scuola Civica di Musica di San Sperate in occasione di Civic’Art 2019 abbiamo incontrato e intervistato Raimonda Mercurio, Stefano Farris e Francesco Medda, protagonisti dello spettacolo Rendez-vous REMIX prodotto da Antas Teatro. Secondo appuntamento per Civic’Art, manifestazione organizzata e promossa dalla Scuola Civica di San Sperate, che per due mesi (fino al prossimo 21 giugno) ospiterà nel Paese Museo numerosi eventi musicali, ma anche tante attività collaterali per sostenere la neonata associazione Clean Coast Sardinia, giovane realtà attivamente impegnata in azioni e campagne a tutela dell’ambiente, tra le quali la pulizia delle coste e del mare dalla plastica.  “Per un mare d’amare” è il titolo della rassegna, quest’anno alla sua seconda edizione, che vedrà alternarsi sul palcoscenico della Civica di San Sperate, tra gli altri, gli artisti Fabio Furia, Irma Toudjian, Balentia, Francesco Medda, Paolo Carrus e la Civica Big Band, Sandra Trudu, Giulio Biddau, impegnati in appuntamenti tra musica, teatro e cinema, ma anche in importanti masterclass e seminari che contribuiranno ad arricchire fulgida la vita del piccolo centro distante meno di venti chilometri da Cagliari, abituato a respirare l’arte nelle sue più svariate declinazioni. Domenica 28 aprile sul palcoscenico del teatro della scuola sono saliti Stefano Farris, Raimonda Mercurio e Francesco Medda per dare vita allo spettacolo teatrale per bambini di tutte le età Rendez-vous REMIX, con la regia di Stefano Farris, le scenografie di Stefano Cannas e i costumi e gli accessori a cura di Antas Teatro.  L’opera, dai colori allegri e scanzonati, racconta l’incontro tra due clown che appaiono talvolta goffi e impacciati, romantici e poetici, ma sempre comici e divertenti. Precederà l’evento, l’inaugurazione della mostra fotografica Feeling the Music a cura di Marco Mantione (alle 17 negli spazi della scuola). Abbiamo incontrato i protagonisti dello spettacolo per raccontare aneddoti e curiosità sull’importante lavoro svolto. ASCOLTA L’INTERVISTA

 Intervista ad Armando Punzo: «voglio lavorare con i non-professionisti» | File Type: audio/mpeg | Duration: 15:33

Al Teatro Massimo di Cagliari va in scena “Beatitudo” con gli attori-detenuti della “Compagnia della Fortezza” Ha debuttato mercoledì 24 aprile alle h. 20:30, al Teatro Massimo di Cagliari, la “Compagnia della Fortezza” diretta da Armando Punzo nello spettacolo “Beatitudo” in cartellone fino a domenica 28. Per la prima volta sull’isola  ̶  sotto le insegne del Cedac, per l’ultimo appuntamento della stagione 2018/2019 con La Grande Prosa & Teatro Circo organizzata nell’ambito del Circuito Multidisciplinare dello Spettacolo in Sardegna  ̶  Armando Punzo, che ne firma la drammaturgia e anche la regia, ha raccontato ai microfoni di Unica Radio come è nato il suo ambizioso progetto che ha recentemente festeggiato i  trent’anni di attività. La “Compagnia della Fortezza” ha infatti visto la luce per caso, nel 1988, a seguito della volontà e della necessità di Punzo di distaccarsi dalle esperienze teatrali fino ad allora conosciute. Il desiderio di allontanarsi dagli attori professionisti e dalle produzioni teatrali tradizionali e/o ufficiali o da quelle che all’epoca erano considerate “sperimentali” lo porta ad avvicinarsi, trovandosi in quel periodo in Toscana, alla Casa di Reclusione di Volterra. Qui, si era appena conclusa un’esperienza importante, quella del “Gruppo Internazionale Avventura” con focus sul lavoro di Grotowsky, che lo convince a voler entrare nel carcere. Dall’incontro con il regista e drammaturgo partenopeo nascerà dapprima un percorso laboratoriale che si trasformerà ben presto in un progetto di ricerca teatrale con una forte connotazione etica ed estetica. Punzo svilupperà quindi un disegno artistico che non vuole inserire entro i cardini del teatro-sociale, definizione che pare non amare, poiché preferisce pensare che si tratti unicamente e semplicemente di teatro, in grado di raccontare l’attualità e le contraddizioni tipicamente umane attraverso la rilettura di grandi classici: da Shakespeare, p

 1 €uro festival spegne diciannove candeline | File Type: audio/mpeg | Duration: 5:57

Al Teatro delle Saline di Cagliari torna la rassegna 1 €uro festival: in cartellone spettacoli di qualità con nuove matrici espressive Venerdì 26 aprile la sala biblioteca del Teatro delle Saline ha ospitato la presentazione di “1 €uro festival”. L’edizione 2019 coglie e propone spettacoli accattivanti che rientrano nel solco artistico e del percorso creato dalla Compagnia Akròama nel 1999. Appuntamenti imperdibili, ricchi di qualità, forieri di un’arte giovane e con nuove matrici espressive. Oltre a performance musicali, incursioni nel teatro internazionale e nella riproposizioni dei classici. “Per l’unicità e l’importanza culturale nel panorama artistico regionale e cittadino, il festival è e rimane pietra angolare del teatro. Siamo lieti di ospitare compagnie e artisti vincitori di numerosi riconoscimenti e al centro delle attenzione del comparto. L’etica accompagna le nostre scelte. Da sempre il teatro è specchio della quotidianità” ha detto Elisabetta Podda, regista e presidente della Compagnia che opera al Teatro delle Saline. “Con diciannove edizioni la rassegna ha e mantiene negli anni un ruolo propulsivo nella promozione della cultura teatrale. Siamo soddisfatti, per la qualità e la multidisciplinarietà dei temi in scena” ha aggiunto Marina Mura, vice presidente dell’Akròama. Alla presentazione della rassegna ricerca drammaturgica, nuove matrici espressive, più la promozione e la divulgazione delle produzioni emergenti isolane. Dal teatro alla musica alla multimedialità. Ai lavori della conferenza ha preso parte una folta rappresentanza di attori e registi impegnati nella rassegna. Il festival – autentica oasi di promozione e divulgazione delle produzioni emergenti del teatro sardo – prevede dieci serate per turno, con tredici spettacoli totali sui due turni, dal 3 maggio al 5 giugno. Da una parte la pluralità di proposte tese a fondere le migliori capacità espressive teatrali. Dall’altra un fresco spaccato di vivacità creativa, contaminazioni, artisti di grido e musica. “1 €uro festival” si apre il 3 maggio con “Matte maschere maccus” portato in scena da Teatro circo Maccus. A seguire, Teatri di vita con “La maschia”, quindi Lucido sottile e Babbaiolas con “L’amore…eh’!”, Duo furia Agus presenta “Contemporary tango”, Teatro del segno va in scena con “Baroni in laguna”, mentre “Oggi è Otello” è il lavoro del Teatro scientifico. In calendario anche Luca Wu&The magical mistery four, Aldes con lo spettacolo “Quintetto”, Effimero meraviglioso con “Anche oggi mi sento proprio bene”. Marta Proietti Orzella chiude la serie di spettacoli per il turno A (che si

 Intervista a Spinelli – “L’indie è un’onda da cavalcare ma io scrivo solo musica che mi piace” | File Type: audio/mpeg | Duration: 14:18

Il cantautore siciliano, ma trapiantato artisticamente a Milano, presenta il singolo d’esordio “Non ti vedo più” “Dammi solo un minuto che ti passo a prendere”. Quante volte, in amore e non solo, è stata pronunciata questa frase? Marco Spinelli, in arte semplicemente Spinelli, ha deciso di cantare a squarciagola questo verso nella canzone Non ti vedo più. Il brano, pubblicato il 29 marzo 2019, ha un testo particolarmente evocativo nonostante una struttura classica ma sempre efficace. Il suo ritornello arriva dritto al cuore dell’ascoltate, senza fronzoli e senza giochi di parole. Spinelli è siciliano e, come tanti dei suoi conterranei, ha deciso di trasferirsi a Milano per perfezionare i suoi studi. L’artista, prima di mettersi in gioco come musicista, è un grande appassionato di cinema. Questa passione lo ha portato a studiare allo IED di Milano e ha influenzato la scrittura delle sue canzoni attraverso uno scenario cinematografico particolare che permette all’ascoltatore di immedesimarsi nelle storie cantate da Spinelli. I suoi studi lo hanno portato anche a scrivere, montare e recitare nel videoclip ufficiale di Non ti vedo più. Il suo look da skater californiano fa emergere la sua formazione musicale punk. Il suo occhio è musicale e filmico allo stesso tempo e in questo modo riesce a far emergere la sua visione secondo cui la vita è come una sala cinematografica. ASCOLTA L’INTERVISTA A SPINELLI

 Intervista a Rossella Faa: “A come Ammore” | File Type: audio/mpeg | Duration: 16:51

Abbiamo intervistato Rossella Faa in occasione dell’unica replica dello spettacolo “Cose di Ammore” al Teatrexmà di Cagliari È andata in scena sabato 20 aprile alle 21:00, sul palco del TeatrExmà di Cagliari, l’ultima replica dello spettacolo “Cose di Ammore” scritto e interpretato da Rossella Faa e musicalmente accompagnato da Giacomo Deiana alla chitarra e da Nicola Cossu al contrabbasso. TeatrExma – un teatro per tutte le stagioni  ̶  la cui stagione teatrale è ormai giunta alla sua seconda edizione  ̶  nasce grazie alla collaborazione tra il Teatro dallarmadio e il Consorzio Camù e viene ospitato all’interno dell’EXMA di via San Lucifero. Unica Radio ha raggiunto l’artista poco prima che calcasse il palco, contribuendo ad allentare la tensione pre-esibizione con una bella intervista sul tema amoroso. “A” come “ammore”, come si dice in Sardegna, raddoppiando la “m”. «Una cosa difficilissima» ci conferma Rossella che ha amato in prima persona e che ha osservato gli altri farlo, cosa che le ha permesso di imparare tantissimo. Il suo spettacolo cantato e recitato, questa volta in italiano, anche se non mancano gli intercalari in sardo, voleva essere una declinazione di tutte le forme possibili di amore: da quello che si prova per l’amante, all’amore per la vita o per il proprio lavoro. «Ma non ci sono riuscita. Lo dico subito! A inizio spettacolo! Alla fine parlo solo dell’amore per i pivelli! Del resto, c’era troppo da dire…» Con Rossella si parla di tutto: di come sono diverse dagli uomini, le donne, nell’approccio all’amore, «siamo pallose, complichiamo tutto, siamo sempre lì a chiederci se è vero amore» e di quanto i maschi vivano bene nella loro semplicità, che si tratti di amore o meno. Un’artista a 360° capace di cantare, recitare, suonare, approfondire i temi più o meno complessi dell’esistenza con una semplicità invidiabile e in più, divertendo il pubblico. Perché lo spettacolo di Rossella fa soprattutto divertire, di più, ridere a crepapelle. Del resto, non ci aspettavamo niente di diverso da un’artista a cui, quando sorride, ridono prima gli occhi. ASCOLTA L’INTERVISTA!

 Monumenti Aperti, presentata la 23esima edizione | File Type: audio/mpeg | Duration: 23:18

Più di 70 i comuni coinvolti per Monumenti Aperti 2019: sette weekend di visite gratuite per esplorare i tesori culturali dell’Isola Il patrimonio culturale della Sardegna torna in vetrina con l’edizione numero XXIII di Monumenti Aperti, manifestazione nata per valorizzare e promuovere le bellezze storico-artistiche del territorio. Ad aprire a rassegna, sabato 27 aprile, saranno i comuni di Bauladu, Bosa, Tula e Uta. Attesi oltre 20mila volontari da tutta l’Isola, compresi i numerosi studenti pronti a trasformarsi per qualche giorno in piccoli Cicerone. Un programma più ampio, quello di Monumenti Aperti 2019, con ben 73 comuni coinvolti: “Per la prima volta superiamo quota 70 – spiega Fabrizio Frongia, presidente dell’associazione organizzatrice Imago Mundi Onlus – grazie alla partecipazione di 12 nuovi comuni sardi rispetto allo scorso anno”. Un evento che non si ferma tuttavia ai confini dell’Isola ma che raggiunge nuovamente una portata nazionale, con l’inclusione della Lombardia e la conferma della Puglia e dell’Emilia Romagna. Sono complessivamente unidici i weekend dedicati al progetto, che terminerà a novembre considerando tutte le date delle regioni coinvolte. Per quanto riguarda esclusivamente la Sardegna, i fine settimana dedicati agli itinerari e alle visite gratuite ai monumenti saranno sette: la chiusura della manifestazione, in programma l’8-9 giugno, è affidata ai comuni di Assolo, Gonnosfanadiga e Neoneli. “Radici al futuro” è il tema portante della nuova edizione del progetto culturale nato ormai 23 anni fa. Una scelta orientata non solo all’affermazione delle radici solide su cui si basa la manifestazione, ma anche rivolta al futuro attraverso le giovani generazioni. Gli adulti dell’avvenire diventano dunque protagonisti di un percorso di confronto con il patrimonio antico, per arrivare alla consapevolezza che ciò che si costruisce nel presente lascerà un’impronta di rilievo negli anni a seguire. ASCOLTA LA CONFERENZA STAMPA

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