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Summary: Radio degli studenti universitari di Cagliari. Mission del media è raccontare il movimento culturale e la città nei suoi molteplici aspetti

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 Unica News in Arabo edizione del 29 agosto 2018 ore 19.30 | File Type: audio/mpeg | Duration: 6:04

Edizione del 29 agosto 2018 dello spazio settimanale dedicato alle notizie del territorio, cronaca, cultura ed eventi culturali. Con Unica News in Arabo rimani informato su quello accade intorno a te. Unica Radio racconta la città che cambia Condotto da Arwa Agag.Un progetto di Unica Radio in collaborazione con Assonur, all’interno del progetto SVE. FOCUS: LO SVEIl Servizio Volontario Europeo (SVE) è un’esperienza di volontariato internazionale di lungo periodo all’estero. Consente ai giovani dai 17 ai 30 anni di vivere fino a 12 mesi all’estero prestando la propria opera in un’organizzazione no-profit.Il Servizio Volontario Europeo (SVE) è un programma di volontariato internazionale finanziato dalla Commissione Europea all’interno del programma Erasmus+ e ha l’obiettivo di migliorare le competenze dei giovani.Il finanziamento della Commissione Europea comprende: copertura completa dei costi di vitto e alloggio del volontario rimborso delle spese di viaggio fino a massimale assicurazione sanitaria completa per tutto il periodo di volontariato all’estero formazione linguistica del paese di destinazione All’interno del programma Erasmus+ esistono altre azioni di mobilità internazionale come gli Scambi Culturali che consentono di viaggiare, conoscere altre culture e vivere esperienze indimenticabili con il contributo della Commissione Europea. Lo SVE è un programma di volontariato internazionale completamente gratuito per chi partecipa: la Commissione Europea infatti proibisce di chiedere quote di iscrizione o di partecipazione in qualunque forma ai volontari in partenza e tantomeno ai candidati per poter partecipare alle selezioni. Le spese di viaggio all’andata e al ritorno vengono rimborsate (è previsto un massimale a seconda della distanza) e vitto e alloggio sono coperti dal programma Erasmus+. Inoltre il volontario riceve un pocket money mensile per le piccole spese e ha diritto ad alcuni giorni di “ferie” oltre al riposo settimanale.continua su http://serviziovolontarioeuropeo.it/ ASCOLTA

 Intervista a Maria Virginia Siriu – “Shardana al centro di Identità Nuragiche” | File Type: audio/mpeg | Duration: 9:49

Proseguono gli appuntamenti tra Dorgali e Bitti del cammino di “Identità Nuragiche”, progetto organizzato dalla cooperativa Forma e Poesia nel Jazz il cui articolato programma prevede concerti, spettacoli e laboratori sviluppati con l’obiettivo di valorizzare i siti nuragici Serra Orrios, nell’altopiano del Gollei e il complesso diRomanzesu, luoghi che faranno da scenario alle attività proposte. Il progetto vivrà la sua coda finale con gli appuntamenti previsti nei giorni 1, 2, 3, 7 e 8 settembre traBitti e Dorgali con lo spettacolo Shardana a cura di Theandric Teatro Nonviolento. La regia di Maria Virginia Siriu è affiancata da una partitura musicale sperimentale a cura di Gavino Murgia. Nella ricerca estetica di Theandric e in quella musicale di Murgia l’innovazione prende vita dalle radici e dalla tradizione della Sardegna, nel comune intento di proiettare l’identità sarda nel futuro. Sono animate dallo stesso fuoco. Grazie a questa sinergia, il partecipante viene indotto in una condizione di ascolto, ampliando la sua percezione e esaltando il momento esperenziale. E’ uno spettacolo modulare che prevede l’utilizzo delle tecniche del teatro sensoriali e un’immersione nella fisicità degli spazi visitati. Lo scopo è quello di consentire una conoscenza più approfondita della cultura nuragica con la ricostruzione dei riti e della vita quotidiana degli abitanti dei siti archeologici di Romanzesu e Serra Orrios. Shardana si interroga sul senso della storia e dell’umanità legata alle molteplici identità, definite e ridefinite, dei popoli nuragici che si sono succeduti nei territori di Bitti e Dorgali. Si tratta di un evento interattivo straordinario per la sua capacità di valorizzare il patrimonio storico-archeologico in maniera innovativa, coinvolgendo il visitatore da mero spettatore a partecipante attivo. Tutto questo avviene attraverso azioni rituali e narrazioni e il pubblico prende parte a riti ancestrali legati agli elementi primordiali (acqua, fuoco, aria e terra) sotto la guida di tre attori-officianti, contribuendo in prima persona a far rivivere le costruzioni di pietra, i santuari e i villaggi nuragici.  L’esperienza estetica si sostanzia nella manipolazione dei reperti archeologici: lanterne nuragiche, bronzetti, ceramiche. I nuragici rivivono in scena grazie agli officianti-attori che indossano gli abiti dell’epoca, da quello quotidiano alle armature dei guerrieri, basati sulle ricostruzioni, a opera dell’Associazione Tzur, dei disegni di Angela Demontis, curatrice della mostra “Il popolo di bronzo”. I riferimenti storici e archeologici vengono offerti al partecipante in un equilibrio di poesia e introspezione, facendo di Shardana un percorso di indutainment. Le tappe di Shardana sono previste per i giorni 1, 2 e 3 settembre alle 11.30 e alle 19.30 presso il complesso di Romanzesu a Bitti e nei giorni del 7 e 8 settembre alle 11.30 e alle 19.30 presso il sito diSerra Orrios a Dorgali.

 Intervista a Simonetta Soro – “Persiane Azzurre: la poesia a Serra Orrios” | File Type: audio/mpeg | Duration: 16:56

Verrà recuperato questa sera (domenica 26 agosto) lo spettacolo “Persiane Azzurre”,  previsto inizialmente per lo scorso 18 agosto, ma rinviato a causa della forte ondata di maltempo che ha colpito il centro Sardegna negli scorsi giorni. Appuntamento, quindi, alle 19.30 presso il sito di Serra Orrios a Dorgali, dove protagonisti saranno la cantante e attrice Simonetta Soro, accompagnata dalla mandola di Mauro Palmas e dal gruppo Tenore e Cuncordu di Orosei. Il canto a tenore rappresenta la forma ancestrale della relazione tra musica e poesia, i suoni della natura tradotti in forma musicale all’origine e successivamente l’incontro con il logos. La parola, e più specificamente la parola poetica, trova in questo progetto una perfetta unione con la natura e si fa poi ritmo e suono. Questa dimensione arcaica, primigenia e potente si può confrontare con le dimensioni contemporanee della poesia e della musica sarda? E queste dimensioni sono altrettanto potenti? Ed è possibile per queste forme che esprimono la contemporaneità stabilire una relazione con le proprie origini? A questi interrogativi proveranno a rispondere gli artisti attraverso questo nuovo progetto, nato da una idea di Simonetta Soro, che mette a confronto diretto il canto poetico più antico, immutabile della nostra terra, e le voci di autori viventi, che esprimono la complessità e le sfaccettature del mondo attuale attraverso la poesia e la musica. Un confronto che ci porta in una direzione inattesa: perché se da un lato conosciamo il carattere granitico della tradizione, sappiamo anche che la sua longevità risiede proprio nella capacità di aprirsi verso nuovi contenuti. Cosi come la sfida della contemporaneità non è solo elaborazione ed espressione del nuovo, ma costante ricerca e confronto con le tracce della memoria dimenticata. Il ponte che stabilisce una relazione di continuità all’interno del progetto, tra suoni antichi e nuove parole, è rappresentato dalla musica, capace di mantener viva la tradizione facendola evolvere attraverso un legame autentico e non folclorico con le proprie radici. E avere un legame autentico con le proprie radici è prima di tutto consapevolezza della delicatissima dinamica che intreccia costantemente passato e presente. Memoria e visione del futuro.

 Unica News in Arabo edizione del 22 agosto 2018 ore 19.30 | File Type: audio/mpeg | Duration: 6:04

Edizione del 22 agosto 2018 dello spazio settimanale dedicato alle notizie del territorio, cronaca, cultura ed eventi culturali. Con Unica News in Arabo rimani informato su quello accade intorno a te. Unica Radio racconta la città che cambia Condotto da Arwa Agag.Un progetto di Unica Radio in collaborazione con Assonur, all’interno del progetto SVE. FOCUS: LO SVEIl Servizio Volontario Europeo (SVE) è un’esperienza di volontariato internazionale di lungo periodo all’estero. Consente ai giovani dai 17 ai 30 anni di vivere fino a 12 mesi all’estero prestando la propria opera in un’organizzazione no-profit.Il Servizio Volontario Europeo (SVE) è un programma di volontariato internazionale finanziato dalla Commissione Europea all’interno del programma Erasmus+ e ha l’obiettivo di migliorare le competenze dei giovani.Il finanziamento della Commissione Europea comprende: copertura completa dei costi di vitto e alloggio del volontario rimborso delle spese di viaggio fino a massimale assicurazione sanitaria completa per tutto il periodo di volontariato all’estero formazione linguistica del paese di destinazione All’interno del programma Erasmus+ esistono altre azioni di mobilità internazionale come gli Scambi Culturali che consentono di viaggiare, conoscere altre culture e vivere esperienze indimenticabili con il contributo della Commissione Europea. Lo SVE è un programma di volontariato internazionale completamente gratuito per chi partecipa: la Commissione Europea infatti proibisce di chiedere quote di iscrizione o di partecipazione in qualunque forma ai volontari in partenza e tantomeno ai candidati per poter partecipare alle selezioni. Le spese di viaggio all’andata e al ritorno vengono rimborsate (è previsto un massimale a seconda della distanza) e vitto e alloggio sono coperti dal programma Erasmus+. Inoltre il volontario riceve un pocket money mensile per le piccole spese e ha diritto ad alcuni giorni di “ferie” oltre al riposo settimanale.continua su http://serviziovolontarioeuropeo.it/ ASCOLTA

 Intervista alla compagnia QUI E ORA – Festival dei Tacchi 2018 | File Type: audio/mpeg | Duration: 10:40

Le attrici della compagnia QUI E ORA riescono a combinare la passione per il teatro al culto del cibo, per il festival dei tacchi 2018. Francesca Albanese, Silvia Baldini e Laura Valli della compagni a QUI E ORA propongono al pubblico uno spettacolo tutto incentrato sul cibo. In particolare alla preparazione della salsa di pomodoro. Da qui il nome “Saga Salsa“, una memoria di famiglia che gravita intorno alla preparazione di uno degli elementi più comuni nella cucina di tutti gli italiani. Tre donne, tre generazioni a confronto, una nonna, una mamma e una figlia, che raccontano le loro vite attorno al tavolo. Passato e presente diventano gli ingredienti chiave di una cena che non è fatta solo di sapori e profumi ma anche di emozioni e storie di vita quotidiana. Con le attrici Francesca Albanese, Silvia Baldini e Laura Valli, la regia di Aldo Cassano, la drammaturgia di Silvia Baldini e i costumi di Erica Sessa. Qui e Ora Residenza Teatrale nasce nel 2007 sul territorio della Bergamasca con il progetto Être – Esperienze Teatrali di Residenza. È costituita da artisti provenienti da esperienze diverse ma accomunati da una stessa visione poetica. Qui e Ora opera in ambito nazionale e internazionale con produzione di spettacoli, organizzazione di rassegne, curatela di laboratori e inchieste teatrali. È una compagnia di produzione, lavora su drammaturgia autografa e ama confrontarsi e collaborare con altri artisti per dare vita alle proprie opere: artisti visivi, scrittori, danzatori, teatranti, in un meticciamento di linguaggi e visioni

 Intervista a Michele Losi e Marta Lunetta- Festival dei Tacchi 2018 | File Type: audio/mpeg | Duration: 9:17

Una performance itinerante che si immerge nel paesaggio ma sopratutto nella natura, quella che propone Michele Losi e le sue attrici al festival dei tacchi. Partendo dal Site specific per poi arrivare al riadattamento costante secondo il paesaggio, possiamo dire che il lavoro capitanato dal regista Michele Losi è in continuo mutamento. Ogni replica viene ospitata da una nuova location. Un nuovo piccolo pezzo di natura selvaggia in cui la compagnia Pleiadi Art Productions accompagna gli spettatori in un percorso mitologico. Si parte dal mito di Dedalo e Icaro, padre e figlio che per fuggire dal labirinto e ritrovare la libertà provarono a volare. A ritroso si arriva fino al mito di Arianna e Teseo, da cui prende il nome lo spettacolo, fino a giungere alla figura del Minotauro. Proprio come nel labirinto della bestia più famosa della mitologia anche lo spettatore si trova a compiere un cammino nell’ignoto per poi ritrovare la strada grazie alle scene che le attrici propongono. Senza dubbio un grande lavoro di adattamento costante con il paesaggio, ricco di difficoltà, per permettere allo spettatore di godere appieno dell’esperienza. Nato da un’idea di Michele Losi, questo lavoro vede coinvolti alla drammaturgia Barbara Pizzo, alle istallazioni in natura Anna Turina e numerose attrici.

 Intervista a Stefano Pasquini, Festival dei Tacchi 2018 | File Type: audio/mpeg | Duration: 10;54

Teatro naturale? Io, il couscous e Albert Camus, questo il titolo dello spettacolo che vede come protagonista Stefano Pasquini al festival dei tacchi. Il Teatro Delle Ariette presenta per questa edizione del festival una rappresentazione davvero particolare, dove la figura dello spettatore si confonde con quella del commensale o di un amico invitato a cena. Gli elementi che compongono questa esperienza sono divisi tra la parte drammaturgica della scena e la parte culinaria che rende tutti partecipi    e a stomaco pieno. In questo spettacolo troviamo “lo straniero” di Albert Camus, famoso romanzo di formazione e le esperienze biografiche degli attori, uniti in un intreccio di coincidenze al limite del curioso. Stefano Pasquini ci racconta di come si sia trasferito in Francia alla sola età di 17 anni, per inseguire una ragazza di origini algerine da cui impara la preparazione del couscous, così come del suo amore per il romanzo di Camus, che guarda caso è proprio un francese di origini algerine. Le vicende biografiche diventano quasi un tributo allo scrittore, come per ringraziarlo del suo lavoro e al contempo diventano una situazione conviviale per lo spettatore. Uno spettacolo che sembra una cena tra amici. Il teatro intimo e autobiografico che la compagnia propone ha dato la possibilità  agli interpreti, ovvero Stefano Pasquini, Paola Berselli  e Maurizio Ferraresi, di girare l’Europa, dove i loro spettacoli sono apprezzati sopratutto in Francia e Spagna.

 Intervista a Francesca Pani e Lara Farci, Festival dei Tacchi 2018 | File Type: audio/mpeg | Duration: 5:52

3 Bottoni, lo spettacolo per i più piccoli, proposto da Francesca Pani e Lara Farci all’interno del festival, dedicato all’accoglienza e alla diversità. Liberamente ispirato al racconto “la casa di 3 bottoni ” di Gianni Rodari, lo spettacolo, grazie all’interpretazione di Francesca Pani e Lara Farci, narra la storia di un falegname di nome 3 bottoni e della sua casetta speciale. 3 Bottoni è un falegname costretto a lasciare la sua città perchè nessuno gli offre più un lavoro. Decide così di costruire una casa su misura per lui , che gli consenta di spostarsi. Durante il suo viaggio incontrerà personaggi di tutte le età, nazionalità e professioni a cui offrirà un riparo dal temporale proprio all’interno della sua casetta. Nonostante lo spazio sia piccolo a chiunque viene garantito un riparo senza fare preferenze o distinzioni di alcun tipo. Un lavoro delicato e rivolto ai più piccoli che cerca di far riflettere sul tema della accoglienza e di come sia nocivo chiudersi e isolarsi dal mondo. Così come 3 Bottoni anche i bambini, e perchè no? gli adulti, dovrebbero imparare ad accogliere chi ha bisogno, accettando le differenze. Queste infatti non sono un qualcosa di cui avere paura ma al contrario un grande punto di forza. Una produzione firmata Cada Die Teatro, con l’interpretazione di Francesca Pani e Lara Farci, due giovani attrici sarde, la regia e messincena di Mauro Mou, le luci di Giovanni Schirru, il suono a cura di Matteo Sanna e le filastrocche di Andrea Sanna.

 Intervista ad Alessandro Lay, Festival dei Tacchi 2018 | File Type: audio/mpeg | Duration: 8:10

Riva Luigi ’69&’70: il Cagliari ai di dello scudetto, questo il titolo dello spettacolo di Alessandro Lay presentato al festival dei tacchi. Parla proprio del mito cagliaritano Gigi Riva lo spettacolo, presentato per due giorni da Alessandro Lay, all’interno del festival. Nonostante l’interprete si professi un ateo del calcio, non è rimasto indifferente ad una figura così di spicco nella nostra città. Al contrario ci racconta attraverso gli occhi dello sportivo come le parole che la gente usava, la vita e la sardegna stessa, fossero così diverse da come la vediamo oggi. Tutto è cambiato. Quando Il Cagliari vinse lo scudetto, ci racconta Alessandro, lui aveva solo 8 anni e non ricorda bene quel fatto in particolare, ma ha ben impressa nella memoria la città, i vestiti e gli album di figurine Panini che tutti i bambini collezionavano. Cosi come ricorda il ragazzo schivo e timido dal nome Luigi Riva che non apprezzava la notorietà. Oggi verrebbe definito “anti-star“, allora era solo un ragazzo che parlava poco, perchè al posto suo parlavano i suoi gol. Un lavoro di ricerca non indifferente quello di Alessandro che è riuscito tramite le interviste e le testimonianze storiche a riportare in vita una delle figure più influenti di cagliari negli anni che furono. Una produzione Cada Die Teatro, di e con Alessandro Lay, con le luci di Giovanni Schirru , il suono di Matteo Sanna e le scene di Mario Madeddu e Marilena Pittiu.

 Intervista a Luigi D’Elia – Zanna Bianca – Festival dei tacchi 2018 | File Type: audio/mpeg | Duration: 5:33

Parte proprio dal classico della letteratura firmato Jack London, lo spettacolo che Luigi D’Elia presenta alla terza giornata del Festival dei Tacchi 2018. Una storia famosa quella di Zanna Bianca che stavolta ci viene proposta in maniera inusuale. Francesco Niccolini, ovvero il regista, e Luigi D’Elia tornano a riformulare una storia a loro già nota, ma stavolta partendo dal punto di vista  dei lupi, selvatico e istintivo come si addice a queste creature cosi maestose. Un racconto che porta lo spettatore all’interno della grande foresta solo grazie alla voce dell’attore e nulla di più. Ad accompagnarlo sul palco, infatti, non troviamo alcun elemento scenico, solo lui, la storia di Zanna Bianca e la stretta relazione con il pubblico. Al centro della ricerca personale di Luigi, infatti, sta proprio il rendere le scenografia unicamente con l’utilizzo della parola e la modulazione della voce. Con la regia di Francesco Niccolini l’interpretazione di Luigi D’Eelia e il sostegno della residenza artistica di Novoli questo spettacolo ha avuto l’opportunità di crescere nel tempo e rimanere in continua evoluzione. Come dice l’interprete, l’obiettivo di eliminare completamente l’aspetto umano per favorire quello selvatico e animalesco, non è ancora stato raggiunto, ma c’è tempo.

 Intervista a Giancarlo Biffi e Chiara Aru – Ecuba – festival dei Tacchi 2018 | File Type: audio/mpeg | Duration: 19:25

Un dramma tra il mitologico e il futuristico a cura di Giancarlo Biffi per aprire in bellezza la 19esima edizione del Festival dei Tacchi. “Per un girotondo sulle macerie del mondo” questo il sottotitolo del primo spettacolo proposto per questa edizione del Festival dei Tacchi: Ecuba-ultimo atto a cura di Giancarlo Biffi.  Un anteprima di quello che verrà poi presentato nei teatri più importanti della sardegna nei prossimi mesi. Più che una tragedia greca un dramma contemporaneo, una riflessione sulla guerra e la sofferenza che porta con se. Adottando soluzioni sceniche al limite del futurismo il regista Giancarlo Biffi ci propone una storia antica, quella di Ecuba,  interpretata da Lia Careddu. Assieme a lei troviamo sul palco anche Marta Proietti Orzella, nei panni di Filò, Carla Stara come Cassandra e Chiara Aru come Polissena. A chiudere il cast Alessandro Mascia , nella figura misteriosa del Generale. Questa collaborazione tra Cada Die Teatro e Sardegna Teatro, pone le basi per una riflessione sulla perdita dei propri cari e di come la storia si ripeta tutt’oggi. Con il sostegno di Ogliastra teatro e del festival dei tacchi questa produzione vede coinvolti: alle luci Emiliano Biffi,  ai suoni Matteo Sanna, ai costumi Marco Nateri, alla scenografia Marilena pillittu e Mario Madeddu.

 Intervista a Celso Pereira e Francesca Lissia al Festival dei Tacchi | File Type: audio/mpeg | Duration: 5:17

Un cammino che unisce il linguaggio acrobatico e circense a quello delle tradizioni e dei riti popolari, sardi e non solo con Celso Pereira e Francesca Lissia. La “Compañía de circo eja” ha proposto con Celso Pereira e Francesca Lissia per questo Festival dei Tacchi una performance che unisce l’arte circense alla danza e all’interpretazione dove il limite tra il palco e il pubblico svanisce. Espera è uno spettacolo di circo interpretativo dove il pubblico diventa parte della scena nonche un complice delle acrobazie. Gli interpreti, infatti grazie alla loro delicatezza, riescono rompere con facilità la barriera tra interprete e pubblico per rendere l’atto scenico fluido e coinvolgente. Con una scenografia di evidente ispirazione ai lavori dell’artista Maria Lai e le musiche tipiche della tradizione Galiziana lo spettacolo viene condito di tradizione popolare, senza dimenticare lo stupore suscitato dalle acrobazie non indifferenti dei due atleti. La Compagnia di Circo “eia” ha ottenuto vari riconoscimenti, tra cui il Premio di Barcellona 2011 – Categoria Circo, “per il rischio assunto nella ricerca e nell’innovazione circense”  e anche il Premio MAX 2017 , per lo spettacolo inTarsi, nella categoria “Miglior Spettacolo Rivelazione”. Espera è uno spettacolo circense che offre al pubblico una stretta esperienza artistica, in modo che desiderino partecipare in prima persona e non essere spettatori, che guardino senza essere visti.

 Unica News in Arabo edizione del 15 agosto 2018 ore 19.30 | File Type: audio/mpeg | Duration: 6:04

Edizione del 15 agosto 2018 dello spazio settimanale dedicato alle notizie del territorio, cronaca, cultura ed eventi culturali. Con Unica News in Arabo rimani informato su quello accade intorno a te. Unica Radio racconta la città che cambia Condotto da Arwa Agag.Un progetto di Unica Radio in collaborazione con Assonur, all’interno del progetto SVE. FOCUS: LO SVEIl Servizio Volontario Europeo (SVE) è un’esperienza di volontariato internazionale di lungo periodo all’estero. Consente ai giovani dai 17 ai 30 anni di vivere fino a 12 mesi all’estero prestando la propria opera in un’organizzazione no-profit.Il Servizio Volontario Europeo (SVE) è un programma di volontariato internazionale finanziato dalla Commissione Europea all’interno del programma Erasmus+ e ha l’obiettivo di migliorare le competenze dei giovani.Il finanziamento della Commissione Europea comprende: copertura completa dei costi di vitto e alloggio del volontario rimborso delle spese di viaggio fino a massimale assicurazione sanitaria completa per tutto il periodo di volontariato all’estero formazione linguistica del paese di destinazione All’interno del programma Erasmus+ esistono altre azioni di mobilità internazionale come gli Scambi Culturali che consentono di viaggiare, conoscere altre culture e vivere esperienze indimenticabili con il contributo della Commissione Europea. Lo SVE è un programma di volontariato internazionale completamente gratuito per chi partecipa: la Commissione Europea infatti proibisce di chiedere quote di iscrizione o di partecipazione in qualunque forma ai volontari in partenza e tantomeno ai candidati per poter partecipare alle selezioni. Le spese di viaggio all’andata e al ritorno vengono rimborsate (è previsto un massimale a seconda della distanza) e vitto e alloggio sono coperti dal programma Erasmus+. Inoltre il volontario riceve un pocket money mensile per le piccole spese e ha diritto ad alcuni giorni di “ferie” oltre al riposo settimanale.continua su http://serviziovolontarioeuropeo.it/ ASCOLTA

 Unica News in Arabo edizione dell’8 agosto 2018 ore 19.30 | File Type: audio/mpeg | Duration: 6:04

Edizione dell’8 agosto 2018 dello spazio settimanale dedicato alle notizie del territorio, cronaca, cultura ed eventi culturali. Con Unica News in Arabo rimani informato su quello accade intorno a te. Unica Radio racconta la città che cambia Condotto da Arwa Agag.Un progetto di Unica Radio in collaborazione con Assonur, all’interno del progetto SVE. FOCUS: LO SVEIl Servizio Volontario Europeo (SVE) è un’esperienza di volontariato internazionale di lungo periodo all’estero. Consente ai giovani dai 17 ai 30 anni di vivere fino a 12 mesi all’estero prestando la propria opera in un’organizzazione no-profit.Il Servizio Volontario Europeo (SVE) è un programma di volontariato internazionale finanziato dalla Commissione Europea all’interno del programma Erasmus+ e ha l’obiettivo di migliorare le competenze dei giovani.Il finanziamento della Commissione Europea comprende: copertura completa dei costi di vitto e alloggio del volontario rimborso delle spese di viaggio fino a massimale assicurazione sanitaria completa per tutto il periodo di volontariato all’estero formazione linguistica del paese di destinazione All’interno del programma Erasmus+ esistono altre azioni di mobilità internazionale come gli Scambi Culturali che consentono di viaggiare, conoscere altre culture e vivere esperienze indimenticabili con il contributo della Commissione Europea. Lo SVE è un programma di volontariato internazionale completamente gratuito per chi partecipa: la Commissione Europea infatti proibisce di chiedere quote di iscrizione o di partecipazione in qualunque forma ai volontari in partenza e tantomeno ai candidati per poter partecipare alle selezioni. Le spese di viaggio all’andata e al ritorno vengono rimborsate (è previsto un massimale a seconda della distanza) e vitto e alloggio sono coperti dal programma Erasmus+. Inoltre il volontario riceve un pocket money mensile per le piccole spese e ha diritto ad alcuni giorni di “ferie” oltre al riposo settimanale.continua su http://serviziovolontarioeuropeo.it/ ASCOLTA

 PlaYOURope: puntata del 9 agosto 2018 | File Type: audio/mpeg | Duration: 14:59

Alza il volume! Turn up the volume! Arriva in streaming il nuovo format che racconta le storie di chi grazie ai fondi di coesione è riuscito a realizzare i propri sogni e a mettere in piedi la propria idea di impresa, PlaYOURope. In diretta streaming tutte le settimanee dal Parlamento Europeo a Bruxelles, per alcuni eventi speciali. In poco più di 15 minuti studenti e giovani professionisti dei media universitari racconteranno la politica di coesione dell’UE ed i suoi principali strumenti il Fondo Sociale Europeo (FSE) e il Fondo Europeo per lo Sviluppo Regionale (FESR). All’interno di ogni puntata sono inserite le storie di chi, grazie a questi fondi, è riuscito ad esempio ad avviare una propria start-up ad alto contenuto di innovazione tecnologica, a rimuovere delle barriere architettoniche che impedivano la fruizione di spazi comuni o ancora a restituire alla cittadinanza beni dell’immenso patrimonio culturale a cui non si poteva più accedere. Di più: gli episodi contengono al loro interno anche un glossario (uno spazio WikiYOURope) che spiega in poco più di un minuto alcuni aspetti più controversi legati alla politica di coesione. PlaYOURope è nato dalla collaborazione tra Cesar, A.Di.S.U. e l’Associazione L’Officina con lo scopo di comunicare in modo efficace (con il supporto aggiuntivo di contenuti audio) le tante azioni della politica di coesione dell’UE che spesso non vengono comunicate nel modo corretto. I contenuti prodotti rientrano nel più ampio progetto di comunicazione Gi.Ra.Re. (Giovani e Radio per la politica Regionale) che intende aprire degli spazi di confronto e discussione tra giovani di diverse Regioni d’Italia sull

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